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Standard Proposal Grande piano per il rilancio economico ed errori Matteo Renzi

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Problema e/o ostacoli

La strada per uscire dalla crisi economica a costo zero.

1)Ristrutturazione debito per ottenere risorse

2) Contratto unico a tutele crescenti

3)Emersione del lavoro nero con la ri-modulazione fiscale

4)Patto europeo per moneta meno forte

5)Scaricare tutto tutti e federalismo fiscale e 3 aliquote : cominciamo dalla sanità.

Solution 1: Ristrutturazione debito per ottenere risorse

Descrizione della soluzione

è un vero peccato non sfruttare la congiuntura favorevole dei tassi di interesse calanti per fare una grande ristrutturazione del debito. 10 miliardi all'anno di interessi in meno da pagare dovrebbero essere sufficenti. è facilissimo, si fanno 500 miliardi di debito e mano a mano che lo si fa si pagano i vecchi titoli con interessi più alti. per guadagnare ulteriori punti percentuali si può diminuire la durata di quelli nuovi Su quelli vecchi. analizzando sui contratti la presenza di eventuali clausule rescissorie per non dover pagare sovrappiù. Su 100 miliardi si ottengono risparmi di oltre 2, Su 500 miliardi se ne ottengono almeno 10. si parla di risparmi annuali.

Da qua http://www.bancaditalia.it/banca_centrale/operazioni/titoli/collocamenti/Titoli_Stato_circ.xls … ,si ottengono molti miliardi creando debito e pagando quello vecchio a tassi alti.
Ad esempio paghiamo 1 miliardo all'anno per dei BTP con tasso 9% del 1993 ,che a tassi attuali significa un risparmio di centinaia di milioni di euro.
Con questa sola operazione , nel secondo semestre potrebbero essere risparmiati anche 300 milioni di euro.

Solution 2: Contratto unico a tutele crescenti

Descrizione della soluzione

Contratto unico a tutele crescenti :
penso che il lavoro a tempo determinato si sia visto nell'ottica sbagliata. il punto non è far guadagnare più soldi a chi è precario, il punto è dargli gli stessi soldi di chi è assunto a tempo indeterminato,quindi dando un risparmio all'azienda facendole però pagare l'equivalente in mensilità che sostituiscono la disoccupazione statale per quando è finito il suo lavoro. lo stato avrebbe risorse aggiuntive proprio per diminuire il costo del lavoro e la disoccupazione. un contratto unico a tempo indeterminato a tutele crescenti senza articolo 18 per i primi Tre anni.

Se si vogliono sburocratizzare i contratti di lavoro e tutta la macchina che stà dietro ai rinnovi, non è piu facile eliminare il contratto a tempo e fare come diceva inizialmente Matteo Renzi , ovvero le tutele crescenti?
Non si risparmiano soldi sugli assegni di disoccupazione togliendo l'articolo 18 nei primi tre anni ma facendo pagare delle mensilità via via crescenti al datore di lavoro?
Cioè un contratto unico a tempo indeterminato che nei primi tre anni non ha alcun rinnovo e dopo i tre anni non ha bisogno di nuovi contratti perchè il lavoratore risulta già assunto dal primo giorno di lavoro.
Se lavora 3 mesi non ha alcuna mensilità, se viene lasciato a casa dopo 2 anni ha diritto a 3 o 4 mensilità , ad esempio , che permettono allo stato di risparmiare 3 o 4 assegni di disoccupazione.
In questo modo non c'è nessun contratto a tempo, si toglie totalmente la burocrazia.
Se si vuole si fa la variante dando alle agenzie interinali la possibilità di "traslare" il medesimo contratto al datore di lavoro finale.
Burocrazia zero e fine del tempo determinato.

Altra riforma del lavoro : ci sarebbe stata una riforma del lavoro a costo zero, che avrebbe permesso all'economia di ripartire, all'occupazione di crescere, alle Aziende di tornare in Italia. bastava si tagliare l'irpef ma solo ai contratti di solidarietà imponendo l'utilizzo di tali contratti alle Aziende che volevano accedere alla cassa integrazione, compresi i loro dirigenti. questo avrebbe ridotto l'uso di tale strumento perché con i contratti di solidarietà si contrasta nel concetto la cassa integrazione, si sarebbero così liberate risorse e si sarebbe abbassato il costo dei prodotti creati ritrovando crescita e riducendo il costo del lavoro.

il mio job-act : un milione di posti di lavoro in quattro anni favorendo quattro ore di lavoro per chi è in età di pensione facendo lavorare per le altre quattro ore un nuovo assunto, riducendo di mezzo milione di persone l'erogazione di nuove pensioni perché un milione di pensionati percepira mezza pensione.

La mia proposta sulle pensioni è semplice: se hai maturato l'età di pensionamento il datore di lavoro ti può fare un contratto part time di quattro ore, detassato, e le restanti quattro le prendi di pensione. fin quando il pensionato lavora quelle quattro ore, il datore di lavoro può assumere con contratto part time un altro lavoratore e avere un ulteriore detassazione. il risultato è maggiore occupazione, età di pensionamento normalizzata, passaggio di informazioni tra pensionato e nuovo assunto, minore fabbisogno inps.
l'altro punto è la trasformazione del tfr come fututo assegno mensile di disoccupazione.
Trasformare il trattamento di fine rapporto in assegno di disoccupazione. credo si possanoottenere grandi risparmi per lo stato che possono essere utilizzati per abbassare il costo del lavoro, evitando i prepensionamenti, e alleggerendo il costo dello stato che paga la disoccupazione persino agli stagionali.

Gli errori del Job-act di Renzi

Vedo le prime crepe nelle indiscrezioni che ho letto sul Job act di Matteo Renzi.

Non è vero che prepensionamenti e blocco del turnover sono un modo per ridurre la spesa
Sommato all'assegno di disoccupazione previsto da Renzi si otterrà :
1)Un pensionato in piu
2)Un lavoratore in meno nella pubblica amministrazione
3)Un disoccupato che riceve l'assegno

Questa è la riforma del non-lavoro.

Non lavora piu quello che va in pensione(in deroga alle regole) ma diventa a carico dell'INPS e quindi servirà l'ennesima riforma delle pensioni.La pubblica amministrazione , già poco efficente lo sarà ancora meno.

L'assegno di disoccupazione dopo soli 3 mesi di lavoro secondo me alimenterà le entrate di chi lavora innero , che si farà 3 mesi di lavoro regolarizzato e poi percepirà il doppio assegno.
In pratica questa forma di garanzia fà aumentare il costo del lavoro in italia, l'evasione fiscale, la bassa produttività, ed è peggiorativa del sistema paese.

Basta far due conti. l'imprenditore ottiene profitto con gli assegni di disoccupazione assumendo fittiziamente persone. un disoccupato si Cerca lavoro, il lavoro non c'è, ma il datore di lavoro ci pensa Su e dice prendiamo un pò di soldi allo stato, io ti assumo per Tre mesi e poi tucon l'assegno di disoccupazione mi restituisci le Tre mensilità'. considerando il numero degli inoccupati e quello degli inattivi, questa cosa costerà il doppio di quanto previsto, premierà i furbi e renderà più difficile il mantenimento dei posti di lavoro di coloro che sono attualmente occupati, che avranno da pagare tasse in più a causa di una norma controproducente

grave errore quello di sgravare i salari. in termini macroeconomici è positivo, in termini micro economici è un grave errore. sgravare le imprese voleva dire ridare competitività al sistema produttivo italiano ,dunque diminuzione costi dei prodotti italiani che sono più alti di quelli stranieri. sgravare i salari ivece significa favorire i prodotti stranieri che arrivano da luoghi dove il costo della vita e del lavoro risulta inferiore e dove le Aziende italiane hanno delocalizzato e dove continueranno a delocalizzare.

Retromarcia clamorosa di Matteo Renzi sul contratto a tutele crescenti, che in realtà si è trasformato in una legge Biagi 2.
Era ancora il 2013 quando ci spiegava il suo Job Act, e praticamente ha preso e copiato il programma di Berlusconi sul lavoro.
Eppure io inizialmente gli avevo dato credito, si perchè a parole l'aveva spiegato in tutt'altra maniera , ovvero la scomparsa del lavoro a tempo determinato, mentre lui prevede entro 3 anni adirittura 8 nuovi rinnovi contrattuali.

Inizialmente si diceva che c'era un contratto unico senza l'alrticolo 18, e nei primi 3 anni si poteva essere licenziati anche senza giusta causa, ma non c'era alcun vincolo temporale , dunque la fine dei contratti a tempo.

Ma i fatti, cioè le parole scritte nella legge dicono non solo che questo contratto continuerà ad esistere, che non si vede l'ombra delle tutele crescenti, ovvero se uno invece di essere licenziato topo 2 settimane viene licenziato dopo 2 anni non avrà alcuna tutela crescente chessò una parte delle mensilità, ma in più per 3 anni quindi 12 mesi in più della legge Biagi 1 sarà precario, piu precario di prima.

Solution 3: Emersione del lavoro nero con la ri-modulazione fiscale

Descrizione della soluzione

come si vince il lavoro nero che in alcune zone della repubblica stà intorno al 30 per cento? chiaramente chi lavora in nero tende anche a fare acquisti in nero creando un indotto che è un vero circolo vizioso. ci sono due sistemi per sconfiggerlo. il primo è con la repressione che la storia insegna non aver dato buoni frutti. il secondo è con leggi intelligenti che fanno emergere spontaneamente ilnero perché esso diventa meno conveniente. ad esempio far costare di più luce acqua e gas alle abitazioni e di meno alle Aziende. a parità di gettito per lo stato le Aziende che lavorano in nero avranno interesse a pagare meno. le Aziende già in regola faranno diminuire il costo dei loro prodotti e le abitazioni avranno inquilini occupati.

Solution 4: Patto europeo per moneta meno forte

Descrizione della soluzione

ci sono degli stati nazionali in europa che hanno sviluppato nel tempo un'economia da moneta forte, come ad esempio la germania. ci sono altri stati che invece hanno un'economia basata sulla moneta debole, come ad esempio l'Italia. con l'euro che vale 1 e 40 è evidente chi ne viene favorito. ma la domanda è : perché l'euro si rafforza negli scambi monetari? secondo me non è l'euro a rafforzarsi ma sono le altre monete di riferimento ad indebolirsi, il risultato è lo stesso, l'euro si rafforza ma per cause diverse. si potrebbe pensare di bloccare il valore dell'euro ad una cifra che non penalizzi e non favorisca le diverse economie degli stati aderenti, lo fa anche la Cina che rappresenta il mercato emergente in questo momento più grande.
E già in passato l'europa si dotò di alcuni strumenti quali il "serpente economico" o lo SME.

Solution 5: Scaricare tutto tutti e federalismo fiscale : cominciamo dalla sanità.

Descrizione della soluzione

Mi piacerebbe sentir dire che è con la riforma fiscale, con il contrasto di interessi , chiamato anche scaricare tutto tutti e non con la riforma della giustizia, che si vince la corruzione.

Addizionali regionali, costi della sanità accentrati a Roma, burocrazia , la ricerca mancata dello scontrino , la dichiarazione dei redditi per avere indietro dei soldi in un futuro incerto.

Eppure , hanno fatto 30 , hanno inserito la possibilità di scaricare le spese sanitarie , certo bisogna conservare tutti gli scontrini degli acquisti e portarli dai sindacati quando si fa l'annuale dichiarazione dei redditi.

Hanno fatto 30 con la tessera sanitaria , adirittura munita di badge magnetico, certo ti chiedono il codice fiscale, e paghi la stessa cifra sia che tu lo hai portato con te sia che tu lo hai lasciato a casa. Hanno fatto 30 , facciano 31.Inseriscano la detrazione fiscale istantanea al momento dell'acquisto , alzando l'aliquota per chi non presenta la tessera. Mettano 3 aliquote rispettivamente , il 10% , il 20% e il 30% , quest'ultima che fa da riferimento per il prezzo finale e le altre che vengono pagate da chi usa la tessera sanitaria, con l'aggiunta dell'esenzione come accade oggi ma valevole fino ad una certa soglia di acquisti. Dotino la tessera di una memoria e di un database così si evita di tenersi gli scontrini per 12 mesi e di andare dai sindacati a fare le dichiarazioni dei redditi. MA SOPRATUTTO DIANO ALLE REGIONI LA CAPACITA' FISCALE SULL'IVA RICEVUTA DA TALI ACQUISTI E LA SMETTANO CON QUESTA STORIA DELLO STATO CHE INCAMERA E REDISTRIBUISCE. Ogni tassa deve avere una destinazione e uno scopo.


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