Diritto di famiglia, adozione, affidamento, diritto e giustizia minorili
1) Totale revisione del diritto di famiglia e del diritto minorile, con particolare riguardo al concetto di patria potestà, in quanto non è sufficiente che a 12 anni si possa decidere con quale genitore convivere nel caso di separazione consensuale, ad esempio, mentre in tante altre situazioni debba intervenire un giudice anziché il diretto interessato che, se non accetta la decisione di questi, rischia di finire persino internato in una comunità se ritenuto mentalmente “instabile”. Si eviterebbe, anche in questo caso, la speculazione da parte dei gestori delle case "famiglia". Oltretutto non dovrà più essere permesso che un minore non possa vedere e/o sentire i propri familiari, tranne casi di oggettiva e COMPROVATA pericolosità sociale, specialmente nel caso sia il minore stesso a far richiesta di essere ospitato in una casa famiglia.
2) Nessuna decisione di affidamento e adozione (da rivedere) potrà essere presa se non dal diretto interessato se cosciente e nessun ragazzo minorenne o suo familiare nel caso di ragazze madri, potrà vivere in case famiglia diverse senza nemmeno vedersi (col rischio che vengano adottati da due famiglie diverse). Le famiglie adottanti o soltanto affidatarie non potranno in ogni caso abitare oltre una certa distanza dalla casa famiglia o altro luogo di riferimento del diretto interessato. Inoltre per scoprire chi sono i genitori biologici non dovrà più essere necessaria la maggiore età. Oltre ciò, salvo casi di estrema e comprovata pericolosità sociale (provvedimento appellabile anche dal minore stesso), sarà comunque possibile per un minore poter vedere e/o sentire il proprio genitore biologico anche in caso di adozione definitiva, che in ogni caso potrà essere revocata e il ragazzo riaffidato, se possibile, alla famiglia d'origine. Infine nessun ente territoriale, salvo casi di urgenza (e se possibile in via temporanea), potrà mandare in un'altra casa famiglia un ragazzo di un altro ente, che sia Comune, Regione o Provincia, nemmeno in caso di affidamento e adozione, in modo che il ragazzo possa, volendo, ritrovare la propria famiglia d'origine con più facilità.
3) Possibilità, anche un minore, di entrare da solo in un carcere, minorile e non, o anche una comunità per coloro che hanno precedenti penali, al fine di rendere visita a un amico, parente o anche genitore a cui è stata tolta la potestà (prima della auspicata riforma in merito alla potestà).
4) Possibilità anche per un minore di nominarsi da SOLO un avvocato d'ufficio e NON, e possibilità anche di ricusare, sempre per un minore, la decisione di un giudice minorile, un esito negativo redatto dai servizi sociali che non farebbero (e non fanno quando purtroppo accade) altro che mettere il minore in una condizione di ricatto, quando viene affidato ai servizi sociali nel caso di sospensione del processo previsto nella giustizia minorile. E' altresì ovvio che la possibilità di ricusare da SOLO andrebbe estesa anche nel caso di sospensioni da scuola o altri provvedimenti disciplinari nei suoi confronti o persino nei confronti di un amico.
5) Coppie di fatto anche tra minorenni in modo da poter dare l'ultimo saluto alla persona che magari si trova in ospedale e i cui familiari potrebbero non voler far salutare. Possibilità anche di riconoscere un figlio prima dei 16 anni, onde evitare di mandare la prole in qualche lugubre istituto. (mi sa che questo punto è futuristico in un paese così puritano come questo... n.d.r).
6) Abolizione di qualsiasi forma risarcitoria attraverso quelli che son definiti lavori socialmente utili, ma che in fondo son lavori forzati, soprattutto nei confronti di minorenni. Questo sistema non ha fatto altro che inculcare l'idea che lavorare sia una punizione e infatti in altri Paesi è un sistema ormai morto, si preferisce come fanno in Germania, far leggere un testo inerente al reato commesso e commentarlo davanti a un giudice e un assistente sociale in un tempo stabilito, oppure si usa il braccialetto elettronico unito al colloquio settimanale con lo psicologo, utile in particolare ai minori.
7) Possibilità da parte di un minore di patteggiare una pena.
8) Nessun esercente potrà e dovrà avvisare i tutori legali di un minore che è stato colto a rubare.
9) Un minore che esce dal carcere, dalla comunità, da una questura, non dovrà essere necessariamente accompagnato, anche in virtù del fatto che se è illegale segregare anche un minore, è anche giusto che possa essere libero di andare da solo.
10) Obbligo e NON facoltà da parte del giudice di ASCOLTARE il minore, anche se ha meno di 12 anni.
11) Abolizione tribunale minorenni e istituzione di una sezione apposita per i minori nei tribunali ordinari, seguita ovviamente da una forte esautorazione dei poteri da parte dei servizi sociali, proposta, questa, già portata alla luce da qualcuno ma che andrebbe ripresa.
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Solution 1:
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