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Stabilimenti auto, rischio diverse chiusure dopo la fusione FCA-PSE

Il mercato dell'auto negli ultimi giorni è stato scosso dalla notizia della prossima fusione di Fiat Chrysler e Psa, proprietaria di Peugeot. Ma nel matrimonio non ci sarebbero soltanto rose e fiori, bensì anche delle spine. Anzitutto riguardo agli stabilimenti, che in Europa soprattutto rischiano di subire un forte taglio.

Il colosso con troppi stabilimenti

stabilimenti autoSettimana scorsa i due colossi del mercato dell'auto hanno annunciato un piano per la creazione di un gigante da 50 miliardi di dollari, che sarà in grado di posizionarsi al quarto posto tra i maggiori gruppi automobilistici mondiali (visti gli 8,7 milioni di veicoli venduti complessivamente l’anno scorso).

Tuttavia, il gigante che ne verrebbe fuori avrebbe una capacità produttiva potenziale di 14 milioni di veicoli, molto sovradimensionato rispetto alle reali necessità espresse dal mercato. Il settore infatti sta vivendo una fase di rallentamento, discorso che vale in special modo per il mercato europeo delle utilitarie, dove sia Psa che Fiat Chrysler sono fortemente esposte. Il mercato delle utilitarie è sotto pressione perché le norme sulle emissioni stanno costringendo ad aggiungere alle auto complessi convertitori catalitici, rendendole meno economiche.

A rischio produzioni in Italia e Polonia

Il tasso di utilizzo degli stabilimenti del nuovo gruppo finirebbe con l'essere al 58%, il resto sarebbe sprecato. Quasi sei milioni di unità sarebbe la misura di una capacità inutilizzata in tutto il mondo. Di conseguenza, il rischio di dover mettere abbassare le saracinesche a molti stabilimenti - malgrado le promesse contrarie - è assolutamente concreto.

A tremare sono soprattutto Italia e Polonia. Infatti si avvicinano le scadenze del 2021 e del 2025 per il raggiungimento degli obiettivi sulle emissioni in Europa. Questo genera forti pressioni su FCA affinché adotti i motori di Psa, che sono più efficienti. Ciò espone a maggior rischio chiusura alcuni stabilimenti europei di produzione di motori di Fca, che sono appunto principalmente in Italia e Polonia.

 

Hozzáadta: helena ricci ekkor:
2019 Nov 05 20:57 | Hozzászólások (0)
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